La Fondazione Aldini Valeriani (FAV) è la Scuola di Industrial Management di Confindustria Emilia - Area Centro. Ha sede a Bologna e dal 1997 si occupa di progettare percorsi formativi per le imprese e per le persone: si tratta di soluzioni dedicate allo sviluppo poliedrico delle competenze che più contano oggi, create da team esperti e fondate su metodologie flessibili ed efficaci.
Negli ultimi anni FAV ha registrato una crescita notevole. L’area dedicata alla formazione per imprese, che genera oltre il 70% del fatturato complessivo, è cresciuta in proporzione addirittura maggiore rispetto agli altri due rami di attività, legati all’orientamento professionale e alla formazione tecnica delle nuove generazioni.
Oltre a un aumento delle attività, FAV Imprese ha migliorato anche la qualità dell’offerta: l’area dedicata alle imprese sta infatti puntando sempre più decisamente su una formazione costruita sulla domanda, al punto che, se la customizzazione ha sempre caratterizzato le proposte di FAV, nell’ultimo periodo ne è diventata la cifra distintiva. In aggiunta a ciò, la pandemia di Covid 19 ha imposto di trasferire la formazione sulle piattaforme digitali, con le quali molti clienti non avevano inizialmente molta confidenza. Da soluzione contingente, la modalità a distanza è divenuta, prima, campo di sperimentazione e, ben presto, fonte di nuove opportunità.
In questo contesto, l’area imprese di FAV si è trovata costretta a chiedersi come gestire una mole di lavoro crescente a parità di risorse, individuando la risposta nell’ottimizzazione dei flussi di lavoro in ottica Lean. Di qui, a gennaio 2022, l’attivazione della consulenza da parte di Leanbet, con l’obiettivo di snellire la gestione dei processi formativi, di integrarli sempre meglio coi flussi commerciali e di riorganizzare le modalità di erogazione della formazione.
Il percorso di affiancamento è iniziato con la mappatura delle attività che generano il valore proposto ai clienti, dalla quale è emersa rafforzata la consapevolezza di essere veri e propri architetti dell’apprendimento, in grado cioè di progettare un tipo di formazione realmente commisurata ai bisogni dei clienti, al contesto in cui essi operano e alle risorse aziendali interessate. Chiarita l’importanza di concentrare ogni sforzo su questo, occorreva tagliare ogni attività superflua, incapace di apportare ulteriore valore aggiunto.
I cantieri progettati insieme hanno coinvolto tutto il personale dell’area imprese, da chi si occupa della vendita dei corsi a chi a vario titolo rende possibile la loro erogazione. Le persone hanno accolto il percorso proposto con curiosità, desiderosi di risposte chiare e procedure valide in modo trasversale.
Gli standard operativi non si sono fatti attendere ma, secondo Enrica Bonzani (foto nel riquadro), responsabile dell’area
aziende, “abbiamo imparato un metodo per così dire partecipato, cioè costruito insieme e – soprattutto – condiviso da ciascuno. Abbiamo capito che è compito nostro mettere in atto i miglioramenti raggiunti, che spetta a tutti noi controllare che gli standard vengano rispettati, che la nuova cultura del tagliare gli sprechi, del condividere i problemi e del concentrarsi sul vero valore aggiunto appartiene a ciascuno di noi”.
Come detto, le attività messe in campo tra gennaio e maggio 2022 hanno permesso a tutti l’acquisizione di tecniche specifiche per la gestione dei processi in ottica Lean. I vari gruppi di lavoro hanno definito e introdotto standard operativi adeguati ai mutamenti che hanno interessato l’azienda e il contesto, e a distanza di pochi mesi è già possibile constatare la loro importanza nello snellimento dei flussi e nella razionalizzazione di ogni step gestionale.
Tra i nuovi strumenti appresi, la Kanban Board viene applicata rigorosamente ogni settimana da tutti i gruppi di lavoro riuniti, ed è ormai considerata indispensabile per capire chi sta gestendo cosa e a che punto è. Radunare persone appartenenti a gruppi di lavoro diversi ha permesso di raggiungere un obiettivo per nulla scontato in qualunque realtà aziendale: capire cosa fanno i rispettivi colleghi degli altri team aziendali.
Il Makigami compilato durante un apposito cantiere è ora affisso in modo che sia sotto gli occhi di tutti: visualizza l’analisi dettagliata delle attività dell’area imprese di FAV e ne mappa i processi e i sotto-processi dal punto di vista delle tempistiche, dei gestori interessati e del valore prodotto.
Il percorso di Lean Transformation ha inoltre previsto l’inserimento di un laureando in ingegneria gestionale che proprio in questi mesi sta mettendo a punto un meccanismo di misurazione delle tempistiche delle varie fasi del processo, così da valutare i carichi di lavoro e la loro distribuzione sulle risorse.
La FAV di oggi è piuttosto diversa da ciò che era alla fine del 2021. Al suo interno ha messo radici la cultura del cambiamento continuo, al quale tutti partecipano e che tutti contribuiscono ad alimentare. È cioè stato acquisito un metodo di lavoro, destinato a produrre benefici anche dopo la fine della consulenza.
Il bilancio della dottoressa Bonzani è nettamente positivo. “Con grande professionalità e grande disponibilità all’ascolto – ha condiviso con noi durante una recente attività di verifica –, Leanbet ci ha proposto una formazione molto concreta orientata all’operatività e all’autosufficienza, con piccole dosi di teoria, sufficienti per contestualizzare ciò che andavamo imparando. Questo stile ha stimolato le persone, le ha coinvolte, le ha messe al centro del processo di cambiamento”. Un lavoro quotidiano che ha fatto maturare i risultati che oggi, in FAV Imprese, tutti sentono come una propria conquista.
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