Mi sono chiesto da settimane, dopo il primo contributo su cos’è Kaizen , quale dovesse essere il secondo passo.
Il primo pensiero è andato subito al coinvolgimento che però ho interiorizzato essere, sebbene essenziale, secondario al concetto di lean leadership.
Chi è un kaizen leader? Quali sono i suoi tratti distintivi?
Ne parla ampiamente l’amica e straordinaria professionista Dott.ssa Marisa Bergamini(www.linkedin.com/in/marisa-bergamini-9768855a/) in vari interventi che consiglio a tutti di leggere (www.allameta.eu/il-leader-garante-del-noi-collettivo/).
Qui ne daremo una definizione operativa molto personale e tratta da quel poco che abbiamo visto e tentato di sperimentare in questi anni.
Un leader lean è prima di tutto: paziente nell’impazienza e umile nella tracotante visione che lo ispira.
Solitamente uno sviluppo lento rispetto a una rapida crescita lungo la scala gerarchica è preferibile per imparare il lavoro profondamente in ogni fase.
Perché un leader lean è uno che conosce i dettagli senza mai perdere di vista il sentiero principale osservato dall’alto.
Macro e micro convivono nel leader per alternare momenti in cui si delega a momenti più direttivi sempre traguardando un obiettivo di autonomia e fiducia con cui crescere e far crescere.
I leader lean dovrebbero sviluppare le loro competenze non solo in verticale ma soprattutto in orizzontale nell’azienda.
Dovrebbero essere quindi spesso spostati più volte in senso orizzontale per avere una prospettiva più ampia, prima di salire nell’organizzazione.
Sono incentivati a seguire il giusto processo fatto di autoriflessione , confronto costruttivo con la collettività e di crescita con mentor a cui si affidano non per trovare risposte ma per raccogliere nuove domande.
Un lean leader infine è sicuramente uno sviluppatore di persone. Un insegnante esigente con sé stesso prima e che sappia poi essere costantemente stimolante per la crescita del proprio team.
Il concetto di servant leadership porta in sé i principi a cui un leader lean dovrebbe ispirarsi sapendo che chi vuole iniziare questo cammino è destinato alla pena quotidiana di Sisifo.
Si deve riiniziare ogni giorno da 0 “crescendo innalzando gli altri”.
Questa leadership è il presupposto per iniziare un cammino kaizen grazie alla quale capiremo il vero significato di coinvolgimento.
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