Economy Ottobre 2025: Un Mese di Eccellenza Editoriale
- Leanbet

- 27 ott
- Tempo di lettura: 6 min
Il numero di ottobre 2025 di Economy (www.economymagazine.it) rappresenta ancora una volta un punto di riferimento imprescindibile per chi voglia comprendere le trasformazioni in atto nel mondo dell'impresa, della finanza e della società. Un mese ricchissimo di contributi di altissimo livello, che conferma la straordinaria capacità della rivista di intercettare i temi più rilevanti del nostro tempo e di offrire chiavi di lettura innovative e profonde.

Il Tocco della Condirettrice Marina Marinetti
Dietro questa ricchezza editoriale si riconosce ancora una volta il lavoro magistrale della condirettrice Marina Marinetti, che con la sua sensibilità e visione strategica ha saputo orchestrare un numero che spazia dalla sicurezza psicologica nelle organizzazioni alla sostenibilità, dall'intelligenza artificiale alla mobilità del futuro, senza mai perdere di vista il filo rosso che tiene insieme queste diverse narrazioni: il cambiamento come opportunità.
Il contributo di Marina Marinetti si manifesta non solo nella selezione degli interlocutori – tutti voci autorevoli e portatrici di prospettive originali – ma soprattutto nella capacità di creare connessioni tra mondi apparentemente distanti, facendo emergere pattern e tendenze che altrimenti rimarrebbero nascosti. La sua direzione editoriale si distingue per il coraggio di affrontare temi complessi senza banalizzazioni, mantenendo al contempo un linguaggio accessibile e coinvolgente.
I Temi Centrali del Numero
1. La Rivoluzione della Sicurezza Psicologica
L'intervista ad Amy Edmondson della Harvard Business School (pp. 36-37) rappresenta uno dei momenti più alti del numero. La professoressa Edmondson, massima esperta mondiale di sicurezza psicologica nelle organizzazioni, offre riflessioni che scardinano molti luoghi comuni sul management contemporaneo:
"La Sicurezza Psicologica è la convinzione che non si verrà puniti o umiliati per aver espresso idee, domande, preoccupazioni o errori. Attenzione, però: 'sicuro' non significa comodo, accogliente, felice o esente da sforzi."
È una visione che rovescia completamente l'approccio tradizionale al talento individuale: "Se ti concentri sul talento come fenomeno individuale, le persone vogliono competere anziché collaborare", spiega Edmondson. Il futuro appartiene a chi sa creare valore attraverso le connessioni, non a chi brilla da solo.
2. L'Intelligenza Artificiale: Opportunità e Rischi
Il numero dedica ampio spazio al tema dell'AI, con due contributi particolarmente illuminanti.
Andrea Granelli (p. 8) ci mette in guardia sui rischi cognitivi dell'automazione con il suo provocatorio "Se il GPS ci fa perdere la bussola". Citando Marshall McLuhan – "Noi creiamo strumenti che, a loro volta ci plasmano" – Granelli ci ricorda che l'uso prolungato di tecnologie assistive può portare a una progressiva atrofia delle nostre capacità: i tassisti londinesi riuscivano a tenere a mente fino a 25.000 strade, ma oggi, con il GPS?
In perfetto contrappunto, Nunzio Vernazzani (p. 101) ci ricorda che "L'AI è uno strumento potente, ma deve essere guidata da persone competenti", mentre Junio Caselli (pp. 142-143) offre una riflessione ancora più profonda sulla "perdita cognitiva organizzativa" causata dall'eccessiva delega all'intelligenza artificiale generativa. Citando uno studio del MIT Media Lab, Caselli dimostra che l'uso di strumenti come ChatGPT riduce significativamente la connettività cerebrale e la capacità di riattivare le risorse cognitive.
3. La Gestione della Complessità e della Policrisi
Maurizio Castelli, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico ANRA (p. 28), affronta il tema della "policrisi" con grande lucidità:
"Oggi le crisi non arrivano più una alla volta: si intrecciano, si amplificano e generano effetti a catena che mettono sotto pressione supply chain, mercati e governance aziendale."
La sua analisi identifica tre grandi transizioni che stanno ridisegnando il panorama competitivo: quella energetica, quella digitale e quella demografica. Di fronte a questo scenario, il risk manager diventa "un partner strategico che siede al tavolo delle decisioni", non più un semplice "guardiano del rischio".
4. La Trasformazione del Lusso
L'approfondimento EY sul luxury (pp. 140-141) rivela un cambio di paradigma fondamentale: il 68% dei clienti del lusso aspirazionale premia oggi la qualità del prodotto, la sua storia, autenticità e artigianalità, mentre l'aspettativa di sostenibilità concreta diventa sempre più centrale. Come spiega Anna Nasole di EY Parthenon:
"Il lusso sta vivendo un riposizionamento profondo: i consumatori non premiano più solo lo status ma coerenza 'value for money'."
5. L'ESG Come Leva Competitiva
La sezione ESG (pp. 49-54) dimostra con dati concreti l'impatto delle pratiche sostenibili sulla performance aziendale: nel periodo 2015-2024, le imprese con il rating ESG più alto si finanziavano in media al 6,8%, mentre quelle nel quintile più basso dovevano offrire circa 7,9%.
Particolarmente interessante è l'intervista ad Alan Gallicchio di Ecomate (p. 50), che sta democratizzando l'accesso ai rating ESG per le PMI con prezzi da 350 euro l'anno, "un decimo dei competitor". Una vera rivoluzione che rende accessibile a tutti le aziende gli strumenti per migliorare la propria performance sostenibile.
6. La Mobility del Futuro
L'inchiesta sulla mobilità elettrica (pp. 58-63) offre uno sguardo lucido sulle sfide della transizione: per centrare gli obiettivi europei al 2030 sarà necessario immatricolare almeno 1 milione di auto elettriche l'anno in Italia. Dario Casiraghi di Arval Italia (p. 60) spiega come l'intelligenza artificiale stia trasformando la gestione delle flotte aziendali, ottimizzando l'utilizzo dei veicoli e riducendo gli sprechi.
7. Il Private Equity e la Brand Equity
Le pagine dedicate al private equity (pp. 130-132) sollevano una questione cruciale: la comunicazione come asset strategico, non come semplice "abbellimento". Giovanna Voltolina di Integritam lo spiega con chiarezza cristallina:
"Il tema della brand equity è davvero importante, soprattutto lato investitore [...] Oggi elemento topico dei miei deal è proprio una visione comune con l'imprenditore sulla comunicazione, che deve essere veicolo di generazione di un plus valore per il brand ed alimentare una spirale virtuosa tra brand equity, visibilità e reputazione del marchio."
8. Event Management d'Eccellenza
Un caso straordinario è quello raccontato da Massimo Ferranti di ABC Produzione (pp. 92-93) sull'allestimento del Giubileo Giovani a Tor Vergata: 100 ettari, 170 torri, 90 schermi LED, 100 cluster audio, tutto realizzato in soli 90 giorni totali (progettazione, montaggio, evento e smontaggio). Un esempio di "gestire lo straordinario come se fosse ordinario" che rappresenta l'eccellenza italiana nell'organizzazione di grandi eventi.
9. La Disintermediazione nel Turismo
Giorgio Ploner con YourWorldHotel (pp. 94-95) sta rivoluzionando il booking alberghiero, liberando gli hotel dalle commissioni salatissime delle OTA (fino al 20%) con un modello a canone fisso da 10 euro al giorno. Una trasformazione che permette agli albergatori di "reinvestire i loro guadagni in ciò che conta davvero: migliorare le strutture, qualificare il personale, offrire servizi più competitivi."
10. Il Franchising Come Modello Resiliente
L'ampio speciale sul franchising (pp. 104-111) documenta un settore in piena salute, con Massimiliano Maffioli di Assofranchising che sottolinea l'importanza della standardizzazione dei processi, mentre Emanuele Di Faustino di Nomisma conferma che "il franchising si conferma un modello di business solido e resiliente".
Il Filo Rosso: Un'Economia Più Umana
Ciò che emerge con forza da tutti questi contributi – e qui si riconosce la mano sapiente di Marina Marinetti – è una visione dell'economia che rimette al centro le persone, la qualità, l'autenticità e la sostenibilità. Che si parli di sicurezza psicologica, di intelligenza artificiale, di mobilità o di lusso, il messaggio è sempre lo stesso: la performance duratura nasce dal rispetto per le persone, dall'eliminazione degli sprechi (non solo materiali, ma anche cognitivi, finanziari e relazionali), e dalla capacità di creare valore condiviso.
Una Rivista Che Anticipa il Futuro
Il numero di ottobre 2025 di Economy non si limita a fotografare il presente: anticipa le tendenze, identifica i segnali deboli, offre strumenti concettuali per interpretare un mondo in rapida trasformazione. È una rivista che dialoga con manager, imprenditori, policy maker e studiosi, mantenendo sempre quel rigore analitico e quella profondità di visione che la distinguono nel panorama editoriale italiano.
Il merito va certamente alla direzione di Sergio Luciano, ma è impossibile non riconoscere il contributo fondamentale di Marina Marinetti, che con la sua sensibilità culturale, la sua capacità di ascolto e la sua visione strategica continua a fare di Economy non solo una rivista di informazione economica, ma uno strumento di pensiero critico indispensabile per chi vuole comprendere – e anticipare – le trasformazioni del nostro tempo.
In Conclusione
Se dovessimo riassumere il messaggio complessivo di questo numero di Economy, potremmo dire che il futuro appartiene a chi saprà combinare innovazione tecnologica e saggezza umanistica, efficienza operativa e rispetto per le persone, performance economica e sostenibilità ambientale e sociale.
Un messaggio che non è mai stato così attuale, e che Marina Marinetti, con il suo lavoro di condirettrice, contribuisce a diffondere con intelligenza, passione e competenza straordinarie.
Per approfondire tutti questi temi e molto altro, vi invitiamo a leggere il numero di ottobre 2025 di Economy, disponibile su www.economymagazine.it



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